Diffondere su Internet dati personali in assenza del consenso dell’interessato è un atto illecito, punibile anche con pesanti sanzioni
Diverse testate giornalistiche e siti web in questi giorni stanno diffondendo la notizia che i no-vax incentiverebbero tramite i social la diffusione dei dati personali di medici, politici, rappresentanti delle istituzioni e giornalisti. I dati a cui si riferiscono sono numeri di cellulare privati ed indirizzi.. Il Garante per la privacy si è espresso chiaramente in merito in un comunicato pubblicato il 31 agosto sul sito dell’Autorità: “Il Garante per la protezione dei dati personali ritiene doveroso ricordare agli utenti dei servizi di messaggistica e dei social network che diffondere senza consenso dati personali, oltre a costituire una violazione della vita privata degli individui, con rischi anche per la loro incolumità, si configura, ai sensi della normativa sulla privacy, come un atto illecito, che può determinare anche l’applicazione di pesanti sanzioni.”
Lo scopo dei no-vax probabilmente è di ricordare, se mai ce ne fosse bisogno, che alcune personalità pubbliche sono nel mirino del movimento. Ma fino a che non si tramuterà in minaccia, non è l’intenzione ad essere oggetto dell’ammonizione, ma la violazione di un diritto, la privacy, che anche se non ancora tutelata a dovere nella prassi, rimane condizione sanzionatoria.
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A questo link il comunicato del Garante per la privacy