L’App di messaggistica istantanea WhatsApp è stata multata per aver violato le leggi europee sulla privacy
Maxi multa per WhatsApp, l’Applicazione informatica di messaggistica istantanea centralizzata statunitense creata nel 2009 e inglobata nel gruppo Facebook Inc.
Ad imporre la multa l’Irlanda, Paese sede Europea di Facebook. La penalità, di ben 225 milioni di euro, è stata emessa perché WhatsApp ha violato le leggi sulla privacy dei dati dell’Ue, e più nello specifico per “non aver assolto ai suoi obblighi di trasparenza” per quanto riguarda la comunicazione agli utenti sull’utilizzo dei dati.
WhatsApp, maxi multa a causa dei dati personali
La multa è stata emessa poiché i regolatori hanno accusato l’App di non aver informato abbastanza i cittadini dell’Unione Europea sull’uso dei propri dati personali e come questi vengono condivisi con la società di Menlo Park.
L’indagine era stata avviata già nel 2018 dalla Commissione per la protezione dei dati. L’ente regolatore ha poi fatto sapere che ha ordinando a WhatsApp di intraprendere “azioni correttive” in modo che il suo trattamento dei dati sia conforme alle norme europee. Per WhatsApp, invece, la sanzione emessa è alquanto sproporzionata.
La società di messaggistica istantanea in una nota ha spiegato che da sempre si è impegnata a fornire un servizio sicuro e privato e che ha sempre lavorato per “garantire che le informazioni fornite siano trasparenti e complete e continueremo a farlo”.
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Per quanto riguarda l’Italia, è ancora aperta la vicenda che vede coinvolto il Garante della Privacy per le nuove policy sulla privacy che l’App sta cercando di introdurre da qualche mese.
La cosa assolutamente certa è che la multa a WhatsApp è la più grande sanzione che il regolatore irlandese abbia mai comminato per violazioni del regolamento generale sulla protezione dei dati in Europa.