Non tutti i cittadini italiani devono pagare il canone RAI incluso nella bolletta dell’elettricità. Alcuni devono pagarlo alla posta: ecco perché
Il pagamento del canone RAI è sicuramente una delle tasse più odiate dagli italiani. Dal 2016 questa tassa viene inclusa nella bolletta dell’elettricità dal momento che si presuppone che chi ha energia elettrica in casa ha anche un televisore.
Con molta probabilità, a breve, assisteremo all’uscita del pagamento del canone dalla fattura dell’utenza elettrica. Per molti utenti però, ancora oggi, la tassa è ancora pagata mediante il menzionato addebito, per alcuni contribuenti il versamento deve avvenire con Modello F24 da presentarsi in banca o posta.
Canone RAI, ecco chi deve pagarlo con Modello F24
Fu il governo Renzi, nel 2016, a decidere di far pagare agli italiani il canone RAI incluso nella bolletta elettrica. La decisione avvenne secondo la presunzione per cui l’intestatario di utenza elettrica residenziale si presume essere anche possessore di televisore e, pertanto, come tale obbligato a versare il canone RAI.
Dal 2016 il costo del canone RAI è di 90 euro ed è addebitato direttamente sulla bolletta dell’utenza elettrica in rate da 18 euro ogni bimestre. L’unico modo per non pagare il canone in questo modo è inviare una dichiarazione sostitutiva di non detenzione compilando il quadro A del modello predisposto a tal fine dall’Agenzia delle Entrate.
Valgono poi altre esenzioni come quella di cui possono godere gli over 75 con reddito non superiore a 8.000 euro; anche in questo caso occorre presentare apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate.
Ci sono dei casi in cui, però, bisogna pagare il canone attraverso un Modello F24. Ad esempio se si vive in affitto e l’utenza è intestata al proprietario bisognerà pagare appunto il canone tramite Modello F24.
Devono, inoltre, pagare con Modello F24 anche i cittadini per i quali la fornitura di energia elettrica avviene nell’ambito delle reti non interconnesse con la rete di trasmissione nazionale.
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Il canone può essere pagato in un’unica soluzione annuale, entro il 31 gennaio 2021; in due pagamenti semestrali, rispettivamente entro il 31 gennaio 2021 e il 31 luglio 2021
quattro rate trimestrali, rispettivamente entro il 31 gennaio 2021, il 30 aprile 2021, il 31 luglio 2021 e il 31 ottobre 2021.