Sempre meno ATM e commissioni sempre più alte per i prelievi, perché?
Quando si ritira dall’ATM del denaro contante, generalmente l’operazione è gratuita solo se effettuata allo sportello dell’istituto di credito presso cui si possiede il conto corrente. Ma ci sono alcune eccezioni. Postepay, ad esempio, permette prelievo gratuito in tutti gli sportelli. Ma non è la consuetudine.
Le commissioni sui prelievi diversi dal proprio istituto di credito si attestano mediamente sui 0,49 euro a transazione. Ma le cose potrebbero cambiare. La crisi delle banche potrebbe far ricadere le perdite sui propri correntisti. La diminuzione degli sportelli bancomat ne è un esempio. Se una banca ha meno bancomat, il cliente è costretto a prelevare da un altro istituto di credito e pagare la commissione.
Ora, è vero che la tendenza è di utilizzare sempre più la moneta elettronica, ma per molti è ancora difficile effettuare acquisti online. Per cui il denaro contante continua ad avere la propria valenza e diminuire la possibilità di ritirarlo può creare forti disagi ai clienti.
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Perché le commissioni aumentano
La crisi delle banche ha creato la necessità di fare cassa, e sono i correntisti a dover riparare alle difficoltà economiche degli istituti di credito. La concorrenza è spietata, e le banche tentano tutti gli espedienti per accaparrarsi clienti, e di conseguenza, denaro da conservare ed investire.
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L’avvocato Antonio Pinto, dirigente di Confconsumatori, spiega: “Questo perché, le banche che hanno maggiori filiali e costi più alti, vogliono usare in questo modo anche la leva dei costi dei prelievi per indurre a livello commerciale i clienti a passare da loro“.