I numeri che arrivano dall’Italia ci raccontano di una realtà in cui i femminicidi sono parte integrante della nostra cultura e del nostro modo di vivere
Otto femminicidi in una settimana nel nostro paese.
Numeri che suonano come una condanna per le donne che vivono sul territorio e che negli ultimi anni hanno costretto l’opinione pubblica a confrontarsi con un problema endemico alla nostra società.
Le donne in Italia continuano a morire per mano dei loro ex o dei loro compagni, ed è errato continuare a pensare che si tratti di un mero problema di mancato contenimento della criminalità e non invece, di una cultura che ogni giorno legittima le azioni di chi, pur di non rinunciare alla propria donna, è disposto ad uccidere. E sul tema si è recentemente espressa anche la Presidentessa della Commissione europea Ursula von der Leyen in un discorso al Parlamento Ue promettendo che entro la fine di quest’anno verrà creata una legge ad hoc per contrastare la violenza sulle donne. Una misura che la presidentessa ritiene indispensabile in quanto “si tratta della dignità di tutte e anche di giustizia. Questo corrisponde all’anima dell’Europa”. Dichiarazioni che in Italia hanno subito trovato una sponda importante da parte del Ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti che ha commentato dal proprio profilo Facebook: “Le parole della presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell’Unione al Parlamento Ue sono importantissime e indicano con chiarezza la strada: prevenire la violenza contro le donne e tutelarle è questione prioritaria e non più rimandabile. L’Italia è pronta a sostenere questo impegno in Europa”.
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Dello stesso avviso la Presidentessa dei Senatori Simona Malpezzi che ricorda in primo luogo come i numeri arrivati in questi giorni, raccontano “una strage impressionante”. Per questo “credo sia davvero arrivato il momento per assumere decisioni coraggiose: serve una legge europea contro la violenza sulle donne on line e off line, come ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen nel corso della plenaria a Strasburgo”