Il premier ungherese accusa la comunità europea di non aver concesso i prestiti richiesti a causa delle sue ultime leggi sulla famiglia
In un’intervista concessa a Kossuth Radio, il premier ungherese Viktor Orban ha attaccato duramente l’Unione Europea, colpevole a suo parere di non concedere i prestiti richiesti per la ricostruzione del paese a causa delle leggi promulgate da Orban in materia di diritti civili e che secondo diversi esperti internazionali hanno segnato una fase di discriminazione nella nazione per la comunità LGBT+. Orban nel suo discorso ha comunque sottolineato gli enormi vantaggi di cui gode il suo paese nel restare all’interno di questa unione, l’unica che al momento che permette l’accesso al mercato comune con questa convenienza. Il premier ungherese si è poi soffermato sul recente viaggio del Papa nella nazione, culminato in un incontro che questi ha avuto personalmente con Orban. Incalzato dai giornalisti, il politico ha spiegato che nel suo dialogo con il pontefice alcuni argomenti sono stati volutamente messi da parte, come ad esempio quello sull’immigrazione, in cui le direttive di Francesco confliggono in modo netto con la politica di chiusura portata avanti fino ad adesso da Orban.
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Su una cosa però, ci ha tenuto a precisare Orban con i giornalisti, lui e il Papa sono d’accordo: la famiglia può essere composta esclusivamente da un padre, una madre e dei figli. Qualsiasi altra forma di unione in Ungheria, non può essere riconosciuta come tale.