Cashback pedaggi, arriva il rimborso per le file in autostrada

Attivo dal 15 settembre. Non tutte le code sono rimborsabili, solo quelle dovute ad alcuni tipi di cantieri

file autostrada
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Ormai il termine cashback, anche se la misura è terminata, è entrato nel vocabolario degli italiani. Ed adesso arriva anche per le code in autostrada. Chi ha viaggiato in macchina nell’estate 2021, è potuto facilmente incorrere in lunghe code autostradali, dovute ad incendi, cantieri o incidenti. File talvolta di ore a passo d’uomo. La condizione delle autostrade italiane, specialmente delle gallerie e cavalcavia, necessita di manutenzione continua. I tristi fatti degli ultimi anni, come la strage del Ponte Morandi di Genova, hanno testimoniato l’inefficienza delle strutture autostradali. I Tribunali giudiziari hanno intimato una gestione meno lacunosa delle autostrade.

Per cui sono stati avviati cantieri anche in periodi di forti condizioni di traffico, come l’esodo estivo, che ha comportato non pochi disagi agli automobilisti. Dopo lunghi lavori, il Ministro dei Trasporti ha concertato un rimborso sui pedaggi autostradali in occorrenza delle lunghe file dovute ai cantieri. Il calcolo del cashback è stimato sul tempo di percorrenza medio delle tratte, ed è proporzionale ai tempi di attesa. Dal 15 settembre prende avvio la misura.

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Come ottenere il rimborso pedaggi

Autostrada
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Per richiedere il rimborso sul pedaggio autostradale, si deve possedere il Telepass o scaricare la App dedicata. Nel secondo caso è necessario inserire l’Iban del conto corrente su cui si vuole ottenere la rifusione. Bisogna tenere lo scontrino del pedaggio pagato ed inviarne una copia.

Le condizioni in cui si può chiedere il rimborso del pedaggio sono tutte quelle in cui le code sono causate da lavori di manutenzione improrogabili, eccetto:

  • quelli che non comportano riduzioni di corsie come quelli nei quali viene ridotta la sola larghezza della corsia;
  • quelli in cui viene chiusa solo la corsia di emergenza;
  • quelli fuori dalla rete di Autostrade per l’Italia Aspi, anche se provocano rallentamenti sulla rete di quest’ultima;
  • quelli sulle autostrade con “sistema aperto”, con barriere solo all’inizio e alla fine, senza caselli alle uscite intermedie e quindi con pedaggio a forfettario;

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  • le autostrade gestite dalla controllate di Aspi.
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