Busta paga, cattive notizie per molti lavoratori a partire dal prossimo mese. Ecco cosa cambierà in Italia. Svolta importante
Boom di Green pass negli ultimi giorno dopo il decreto attuato dal consiglio dei ministri sul lasciapassare sanitario, ora obbligatorio anche in sede lavorativa. Chi finora non aveva provveduto alla vaccinazione per un motivo o per un altro, lo sta facendo frettolosamente in queste ore per essere in regola con la normativa italiana e non rischiare di restare all’asciutto senza stipendio e di conseguenza anche senza lavoro.
Perché come stabilito dall’intervento governativo, ci saranno sanzioni non indifferenti per il personale del settore pubblico e privato che non avrà il documento medico. Sanzioni che non solo ricadranno direttamente sulla busta paga, ma che andranno anche oltre come multe che potranno oscillare dai 600 ai 1.500 euro.
Busta paga, cosa cambia da ottobre senza green pass
Nell’ambito pubblico, in caso di mancato green pass, il lavoratore in questione sarà considerato assente ingiustificato fino al giorno in cui non sarà presentata la certificazione. Dal quinto giorno, però, scatterà la sospensione dal lavoro e della busta paga.
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Dinamica diversa nell’ambito privato: in questo caso, senza green pass, la sospensione scatta dall’immediato e dal quinto giorno di assenza il datore di lavoro può sostituire il dipendente assente con un altro collega e scatta una sospensione che tuttavia non può superare i 10 giorni. In qualunque di questi casi non può scattare il licenziamento, ma è chiaro che la busta paga sarebbe congelata.