“Smart glasses”, il Garante per la privacy incontra Facebook e Luxottica

La riunione per rispondere alle domande dell’Autorità in merito alla possibilità di violazioni della riservatezza attraverso gli occhiali smart

occhiali smart
(Getty Images)

I nuovi occhiali Ray-Ban Stories sono “smart glasses” recentemente introdotti nel mercato. Hanno la funzione “Facebook View”, che permette di fare riprese attraverso le lenti e di accedere direttamente al noto social. il Garante per la privacy ha chiesto delucidazioni all’Autorità irlandese per la protezione dei dati personali in merito agli occhiali smart. Il dubbio del GPDP è che l’utilizzo degli “smart glasses” violi le leggi sulla riservatezza di sigillo europeo.

In un comunicato del Garante per la privacy datato il 17 settembre, l’Autorità informa che si sono svolti due incontri con i rappresentanti di Facebook e Luxottica. Si legge nel comunicato: “Nel corso degli incontri, le due società si sono dichiarate disponibili a lavorare, anche in raccordo con l’Autorità, per avviare iniziative di informazione e sensibilizzazione con l’obiettivo di responsabilizzare sia coloro che acquisteranno gli occhiali sia tutti i cittadini. L’Autorità si riserva di valutare l’efficacia delle proposte operative che saranno presentate dalle società”. A questo punto è lecito chiedersi se le campagne di sensibilizzazione siano sufficienti a garantire la riservatezza legiferata da una pletora di norme. Lo smodato uso dei social, e le conseguenze da esso derivate, testimonia che le norme sulla tutela dei cittadini vengono legiferate normalmente a seguito di violazioni, difficilmente in modalità preventiva.

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A questo link il comunicato del Garante per la Protezione dei Dati Personali

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