In Sicilia si registrano prezzi record per quanto riguarda la benzina: ecco dove si registrano i prezzi più alti
Notizia non proprio piacevole per tutti gli automobilisti e motociclisti della Sicilia: nell’isola il prezzo della benzina ha superato i 2 euro al litro.
Nella stazione di rifornimento autostradale Caracoli, di Termini Imerese, il costo del carburante è andato ben oltre la soglia, mentre in città è compreso tra 1,64 e 1,67 euro per litro.
Come avevamo anticipato giorni fa, quest’anno, stranamente, i prezzi dei carburanti non hanno registrato l’aumento tipico di metà estate, tra luglio ed agosto, ma sono tornati a salire, toccando gli stessi prezzi che si registrarono tre anni fa.
I recenti aumenti sono dovuti all’impennata dei prezzi del petrolio che hanno subìto un forte rialzo nelle ultime settimane. Il Brent europeo da inizio settembre 2020 a inizio settembre 2021 è passato da 42 a 72 dollari al barile; discorso simile per il Wti americano, passato da 39 a 71 dollari negli ultimi dodici mesi. Questo significa che benzina e gasolio si stanno riposizionando su livelli che nell’ultimo anno avevamo dimenticato.
Inoltre a questo si aggiunge il problema dei “royalties”, ovvero dei diritti che i concessionari autostradali caricano ai gestori delle stazioni di servizio. Come spiega Luciano Parisi, coordinatore regionale di AssoPetroli, i gestori, che partecipano ad un bando, sono costretti ad aumentare il prezzo di listino alla pompa per assicurarsi quel margine di sostenibilità economica e per mantenere il servizio autostradale.
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Tra la liberalizzazione del mercato e la conseguente guerra dei prezzi tra le compagnie petrolifere, gli automobilisti italiani hanno compreso che fare rifornimento in autostrada non è per niente conveniente.
I volumi di vendita in autostrada si sono infatti abbassati del 60 per cento ma per le stazioni di carburante in autostrada i costi sono diventati sempre più insostenibili.