Cannabis legale, raccolte 500mila firme: cosa succede adesso?

E’ stato superato il quorum di 500mila firme necessarie per permettere il referendum sulla cannabis legale. Vediamo cosa accade ora

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I sostenitori della cannabis legale in Italia hanno ormai superato il quorum di 500mila firme e be presto si passerà alle fasi successive per arrivare al voto.

Le firme raccolte adesso dovranno essere validate dalla Corte Costituzionale e dalla Cassazione e, in caso positivo, sarà indetto il referendum per la legalizzazione della cannabis.

Cannabis legale, cosa accade se passa il referendum

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Sul sito dedicato al referendum, referendumcannabis.it, dove è possibile firmare online, nel si legge che “il referendum elimina il reato di coltivazione, rimuove le pene detentive per qualsiasi condotta legata alla cannabis e cancella la sanzione amministrativa del ritiro della patente”.

In parole povere il referendum incide su tre aspetti: abolisce il reato di coltivazione di cannabis, attualmente previsto dal Testo Unico sugli stupefacenti; cancella le pene detentive previste per questa condotta, che oggi consistono nella reclusione da due a sei anni; elimina la sospensione e il ritiro della patente di guida (o il divieto di conseguirla) per chi coltiva cannabis, ma non per chi si mette al volante sotto l’uso di tale sostanza.

Il referendum indetto per rendere la cannabis legale è di tipo abrogativo, cioè interviene per eliminare una norma di legge esistente. Se il referendum viene ammesso, il voto può svolgersi nel periodo dell’anno che va dal 15 aprile al 15 giugno.

Se il referendum raggiunge il quorum, la legge dovrà essere subito “amputata” della parte indicata nel quesito referendario e che i cittadini hanno voluto eliminare. Il Presidente della Repubblica dovrà dichiarare con un decreto l’avvenuta abrogazione e da quel momento, la disposizione abrogata non avrà più vigore.

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In caso in cui la cannabis diventi legale, chi avrà una coltivazione di piccole dimensioni, con poche piante di marijuana sul balcone o nel giardino, non commetterà alcun reato, diversamente da chi, ad esempio, ha una grossa serra o un ampio terreno.

Inoltre, sul versante penale, un’importante eccezione alla depenalizzazione è data dal fatto che rimarrà reato l’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di cannabis, perché la relativa norma penale non è toccata dal referendum.

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