Prelievi, versamenti e bonifici sono i 3 movimenti osservati dal Fisco. Spesso ci si illude che soltanto i grandi capitali siano controllati
Troppo spesso il cittadino è convinto che soltanto i movimenti dei grandi capitali possano finire sotto la lente d’ingrandimento del Fisco. In realtà, l’Agenzia delle Entrate potenzialmente controlla qualsiasi conto corrente che possa far sorgere nei funzionari dei sospetti. Sono tre, infatti, i movimenti osservati: prelievi, versamenti e bonifici.
Fisco, cosa non va dichiarato
A volte può bastare un versamento non giustificato adeguatamente per subire una sanzione. Inoltre, il Fisco può controllare anche i movimenti dei conti dei familiari e dei parenti dei sospettati. L’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate è scovare redditi non dichiarati. Tuttavia, esistono redditi che non vanno dichiarati. Ecco l’elenco: non vanno dichiarati i proventi delle vendite di oggetti usati, vestiti, auto, etc.
Leggi anche: Bancomat, attenti al dettaglio: vi clonano la carta allo sportello
Lo stesso discorso vale per le vincite al gioco, che è già soggetta a ritenuta alla fonte, la cosiddetta tassa della fortuna.
Leggi anche: Postepay, errore gravissimo: se lo fai lo sportello ‘ingoia’ la carta
Sfuggono dalla dichiarazione anche le donazioni non bisogna dichiararle al Fisco anche se a favore del coniuge, figli e genitori. Non rientrano nelle dichiarazioni, neanche i rimborsi spese, le trasferte, i risarcimenti dovuti per danno morale.