In Congo alcuni dipendenti dell’Oms hanno commesso abusi sessuali sugli abitanti del luogo

Le violenze sono avvenute durante la campagna per la lotta contro l’ebola, tra il 2018 ed il 2020

congo donne
(Getty Images)

“La prima cosa che tengo a dire alle vittime e ai sopravvissuti è che mi scuso, per ciò che avete dovuto subire a causa di persone impiegate dall’Oms per essere al vostro servizio e per proteggervi”, con queste parole il Direttore Generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, chiede scusa alle donne che hanno subito molestie e violenze sessuali, e promette pene severe nei confronti dei responsabili.

Da quanto è emerso da un report della commissione indipendente incaricata di indagare sulla vicenda, alcuni dipendenti dell’Oms locali e dello staff internazionale, nell’ambito della lotta contro l’ebola in Congo, avrebbero offerto lavoro in cambio di favori sessuali; nei casi più gravi ci sono state violenze vere e proprie. Le donne vittime degli operatori hanno denunciato l’accaduto, ed è stata aperta l’inchiesta.

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Il rapporto della commissione d’inchiesta parla di “lacune strutturali” e “negligenze individuali” nell’ambito dell’Organizzazione.

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