Sono varie le cause che possono portare ad una sospensione o ad una decadenza dal sussidio sociale di cittadinanza
Il Reddito di Cittadinanza è una forma di sussidio finalizzata alla lotta alla povertà. Per poter accedere al sussidio statale è necessario avere dei requisiti determinati. Inoltre, una volta ottenuto il reddito ci sono vari casi in cui il sussidio decade. La regola generale è che il sussidio dura 18 mesi se nel frattempo in questo periodo non è venuto meno alcun requisito.
Esiste un caso in cui spesso le persone cadono per errore o superficialità e si trovano improvvisamente senza l’accredito del Reddito di Cittadinanza sulla carta. Si tratta del caso in cui il beneficiario o un componente qualsiasi del nucleo familiare, non comunica la Did. Quest’ultima è la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro che va comunicata entro 30 giorni dal riconoscimento del sussidio contestualmente alla firma del Patto per il lavoro o d’inclusione sociale che avviene presso il centro per l’impiego di riferimento. Il sussidio decade anche se non si partecipa alle iniziative formative destinate ai percettori del reddito.
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Questa causa di decadenza è una delle varie previste dalla normativa di riferimento. Tra queste vi è anche la mancata comunicazione entro 30 giorni nel caso in cui si è trovato un lavoro. Inoltre, anche se non c’è la perdita di alcun requisito e non si è mancato in nessuna delle comunicazioni previste, dopo 18 mesi il reddito si sospende.
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Se il beneficiario ha ancora i requisiti può fare domanda per il rinnovo per altri 18 mesi. Tuttavia, tra la sospensione e la nuova richiesta passano circa 30 giorni.