La tolleranza per le pratiche scorrette delle imprese è durata per tutta la crisi pandemica, ma ora va ristabilito un po’ di ordine
“Chiediamo a Governo e Parlamento, che si accingono a discutere della legge annuale della concorrenza, di potenziare il potere sanzionatorio dell’Authority”. L’Unione Nazionale Consumatori, con queste parole conclude un comunicato stampa pubblicato il 29 settembre. L’associazione suggerisce uno stop alla linea morbida nei confronti delle aziende che praticano scorrettezze.
La crisi economica ha reso più indulgente l’Antitrust, che ha preferito allertare anziché sanzionare. Ma gli illeciti sono troppi; evidentemente la linea di persuasione morale non è incisiva quanto quella punitiva.
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A questo link il comunicato UNC
L’avvocato Massimiliano Dona, presidente dell’UNC: “Queste misure erano motivate anche dalle difficoltà economiche in cui versavano molte imprese durante il lockdown. Ora che si sta cercando di tornare alla normalità e le imprese non versano più in gravi condizioni, bisogna tornare a irrobustire la politica sanzionatoria. I soggetti deboli, infatti, accrescono la fiducia nelle istituzioni solo se vedono comminare sanzioni significative alle imprese scorrette”.