Ci sono quattro casi in cui il bollo auto non va pagato confermati dai giudici e confermati dalla giurisprudenza: ecco quali
Il bollo auto è senza dubbio uno dei tributi meno amati dai cittadini. Ogni anni i dati riferiscono di aumenti di casi di evasione del bollo. L’Agenzia delle Entrate ricorda sul proprio portale che “sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico (PRA)”. Il bollo auto è un tributo gestito dalle Regioni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento. Per quanto riguarda invece le Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna, in questi casi la tassa è gestita dall’Agenzia delle Entrate.
Esistono dei casi in cui la tassa non va pagata. Intanto, il tributo va in prescrizione intro 3 anni. Un avviso di pagamento, quindi, pervenuto oltre tre anni dall’anno di riferimento della tassa non va pagato perchè fuori tempo massimo, ossia oltre la prescrizione. Inoltre, in caso di cartelle esattoriali che si riferiscono al bollo auto, queste non hanno valore se dapprima non è stato notificato al contribuente l’avviso di accertamento. Infine, non sono regolari le cartelle che non distinguono in merito alla cifra da pagare quella che comprende gli interessi.
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Infine, altro caso in cui non va pagata la tassa è in riferimento ai passaggi di proprietà di veicoli con la tassa non pagata. La legge dispone che è possibile la compravendita di veicoli che non sono in regola con il bollo.
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Tuttavia, il nuovo proprietario deve pagare la tassa relativa al periodo in cui era legittimo proprietario. Non vanno pagate, quindi, cartelle o avvisi che si riferiscono alla tassa di possesso del proprio veicolo relativa al periodo in cui non si era proprietari.