Scattati controlli a tappeto in gran parte del nostro paese per verificare i requisiti del Reddito di Cittadinanza. Andiamo a scoprire dove.
Il Reddito di Cittadinanza è stato uno dei temi più dibattuti e discussi degli ultimi anni. Si tratta di uno strumento che consente ai cittadini di percepire una somma di denaro in attesa di un’occupazione. Il Governo Draghi ha cercato di trovare un modo per tagliare la spesa pubblica del sussidio che rischierebbe, alternativamente, di non essere più sostenibile. In tal senso il primo passo è stato quello di intensificare i controlli sui precettori del bonus.
In buona sostanza se si ha un reddito al di sotto di una data soglia e non si è occupati il Reddito di Cittadinanza servirà per il sostentamento personale e della famiglia, in attesa di un’opportunità lavorativa. In tal senso, almeno in linea teorica, vengono messi a disposizione dei precettori corsi di formazione e specializzazione. Purtroppo il vero problema è che l’infrastruttura organizzativa creata intorno al bonus non è adeguata.
La conclusione è stata che in moltissimi casi i disoccupati hanno percepito il Reddito di cittadinanza, senza avere la possibilità di essere reinseriti nel mondo del lavoro. Una cortocircuito costato molto allo Stato ma che al contempo ha aiutato diverse famiglie in difficoltà.
Reddito di Cittadinanza: controlli a tappeto
Come detto in precedenza, sono scattati rigorosi controlli per quanto concerne il Reddito di Cittadinanza. La Guardia di Finanza di Treviso ha denunciato 116 persone per aver percepito illecitamente il sussidio, per un importo complessivo di circa 700mila euro.
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Per 45 persone, in gran parte cittadini stranieri, la causa dell’illegittima fruizione del beneficio è dovuta alla mancanza del requisito della residenza. Altri denunciati hanno invece acquistato un suv Maserati o vinto oltre un milione di euro al gioco.