Canone Rai, si può chiedere il rimborso: ecco come

Sono molti gli italiani che intendono chiedere il rimborso del Canone Rai. Andiamo a scoprire a chi spetta e come fare.

Canone Rai
Pixabay

Importanti novità in vista per quanto concerne il canone Rai. Partendo dal presupposto che si tratta di un’imposta sulla detenzione di apparecchi grazie ai quali è possibile la ricezione del segnale televisivo. A prescindere dal fatto che sia garantita la copertura del segnale stesso. Si tratta in buona sostanza, quindi, di una tassa di possesso relativa alle apparecchiature attraverso le quali è possibile usufruire del servizio pubblico.

In questo articolo vi spiegheremo chi ha diritto al rimborso del canone Rai e come procedere per ottenerlo:

  • il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è in possesso dei requisiti di esenzione relativi ai cittadini che hanno compiuto il 75° anno di età;
  • il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è esente per effetto di convenzioni internazionali ed è stata presentata l’apposita dichiarazione sostitutiva
  • pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica, e lui stesso o un altro componente della sua famiglia anagrafica ha pagato anche con altre modalità;
  • ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica e lo stesso è stato pagato anche mediante addebito sulle fatture relative ad un’utenza elettrica intestata ad un altro componente della stessa famiglia anagrafica.

Canone Rai: come ottenere il rimborso

Rai 1
Pixabay

Andiamo a scoprire quali sono le modalità per richiedere il rimborso del canone Rai. L’istanza può essere presentata in via telematica dal titolare dell’utenza elettrica, dai suoi eredi o dagli intermediari abilitati, mediante la specifica applicazione web.

Leggi anche: Mascherine ritirate: “Pericolose per la salute”. Ecco quali

Leggi anche: Ora solare: perché ogni anno si cambia l’orario?

I rimborsi sono effettuati dalle imprese elettriche mediante accredito sulla prima fattura utile, sempre che le stesse assicurino l’effettiva erogazione entro 45 giorni dalla ricezione. Nel caso in cui questo non dovesse andare a buon fine, lo stesso sarà pagato direttamente dall’Agenzia delle entrate.

Gestione cookie