Nello stesso comunicato con cui EA Sports ha diffuso al mondo le performance straordinarie di FIFA 22, è stata inserita una frase che preannuncia un cambiamento storico
FIFA 22 potrebbe essere l’ultimo capitolo della simulazione sportiva EA Sports così come la conosciamo. Con una mossa che sembra simile a quella già fatta da Konami con Pro Evolution Soccer, infatti, il developer punta a un cambio che sa di rivoluzione.
Quello che sta per accadere è stato suggerito in maniera piuttosto sibillina da alcune frasi contenute nel comunicato stampa ufficiale in cui si fa riferimento alla possibilità di rivedere gli accordi con la FIFA per lo sfruttamento del nome.
Quando Konami ha deciso di passare da Pro Evolution Soccer, per gli amici PES, alla formula eFootball, la motivazione era che il titolo passava da un tipo di gioco a pagamento a un free to play tutto basato sul digitale, da qui il prefisso “e”. Mentre per EA Sports che comunque si è ampiamente vantata del lancio di FIFA 22 la questione a quanto pare è tutta di soldi.
Le simulazioni sportive, quelle quantomeno ambientate sul nostro pianeta, campano di accordi di licenza per utilizzare nomi di calciatori, squadre, sponsor, stadi, persino per utilizzare le strutture che tengono insieme lo sport. Tra queste strutture c’è ovviamente la FIFA. EA Sports, quindi, probabilmente deve essersi stancata di versare una cifra ignota ma sicuramente enorme alla Federazione per poter sfruttare il suo nome nel titolo del suo gioco.
Leggi anche: WhatsApp, Polizia di Stato svela truffa per rubare account
Leggi anche: Disservizi DAZN, arriva la batosta: il comunicato ufficiale
Del resto Pro Evolution Soccer campa benissimo senza sponsor nel titolo fin dalla sua creazione. Queste le dichiarazioni che EA Sports ha inserito nel comunicato stampa in cui la società si è vantata di aver superato i 9 milioni di giocatori per FIFA 22: “guardando avanti, siamo anche esplorando l’idea di cambiare nome ai nostri giochi di calcio globali EA Sports. Questo significa che stiamo rivedendo i nostri accordi sui diritti di sfruttamento del nome con si fa, che è separato da tutte le altre partnership ufficiali e le licenze nel mondo del calcio” .
Anche perché, a pensarci bene, forse chi gioca con le simulazioni di calcio preferirebbe non dover fare i salti mortali per capire con quale squadra sta giocando e avere i nomi ufficiali magari in un gioco che non si chiamerà più come la lega internazionale che gestisce un po’ da padre padrone tutto il calcio del mondo.