Sta per arrivare l’ora solare: ecco spiegato il motivo di questo cambiamento che una volta all’anno ci porta a modificare le nostre abitudini
In Italia ed in altri paesi – europei e non – si discute da tempo sulla possibilità di abolire il passaggio da ora legale ad ora solare. Con la fine degli spostamenti in avanti ed indietro delle lancette degli orologi in due periodi dell’anno. Il dibattito in questi anni resta aperto e sembra che si possa arrivare ad una decisione definitiva a breve. Anche perché la spinta resta quella per l’ora legale che offrirebbe notevoli vantaggi.
Ma prima di arrivare alle questioni attuali, cerchiamo ci capire perché oggi ci troviamo in questa situazione. Già nel 1784 Benjamin Franklin, celebre politico americano e scienziato (inventore del parafulmine), ipotizzò l’idea di “spostare” il tempo per sfruttare al meglio le ore di luce per risparmiare sulle candele.
Ma solo durante la Prima Guerra Mondiale si è arrivati all’idea di spostare le lancette per avere dei vantaggi energetici. Furono i tedeschi che a causa di carenza di carbone, spostarono per primi le lancette degli orologi introducendo questa novità che fu adottato poi anche dalla Gran Bretagna e degli Usa.
Ora solare, il dibattito sull’abolizione
La data ufficiale che ha sancito la nascita dell’ora solare e dell’ora legale è quella del 30 aprile 1916, quando in piena Prima Guerra Mondiale i tedeschi decisero di sfruttare al meglio le potenzialità delle ore di luce rispetto a quelle di buio. La motivazione è stata e resta quella del risparmio energetico.
Ma oggi a distanza di anni il dibattito resta aperto, con la possibilità che si possa arrivare presto alla fine di questo cambiamento. E sfruttare al massimo le possibilità di ore di luce nel corso della giornata. Portando vantaggi anche nei mesi invernali dove le giornate già diventano più corte con il buio che arriva prima.
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A questo punto ci si chiede perché non lasciare per sempre attiva l’ora legale ed avere più luce nel corso delle giornate.
