Il cavallo di battaglia del M5S continua a generare polemiche. Il blocco del centro destra è unanime sull’abolizione
La questione del reddito di cittadinanza ha avuto modo di rinvigorirsi grazie ad una tesi triennale di uno studente di 27 anni, che ha fatto recapitare sul tavolo di Mario Draghi il suo lavoro. Il premier lo ha esaminato ed ha risposto con una lettera: “Il Reddito di cittadinanza è il più recente in una lunga serie di interventi volti a sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione in Italia. E’ ispirato a valori costituzionali, come l’eguaglianza e la solidarietà politica, economica e sociale. Tuttavia si tratta di uno strumento che, come lei sottolinea, ha alcuni limiti, soprattutto per quanto riguarda le politiche attive del lavoro“.
Giuseppe Conte non intende retrocedere sulla misura che tre anni fa ha inaugurato, ma le destre sono compatte nella propaganda avversa. Ritengono che il reddito di cittadinanza sia uno strumento per avvantaggiare solo chi non vuole lavorare.
Da tutte le parti, anche dai sostenitori parlamentari, si concorda su una messa a punto della misura, specie sulle politiche attive, che sono state deficitarie anche a causa dell’emergenza sanitaria.
Da parte sua, il ministro del Lavoro Andrea Orlando ritiene che gli ammortizzatori sociali siano stati lo strumento che ha consentito che la crisi economica non sfociasse in crisi sociale.
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L’avversione delle destre per il reddito di cittadinanza
Matteo Salvini ha dichiarato che “aiutare chi non può lavorare è degno di un paese civile, ma la stragrande maggioranza di questi 8 miliardi del Reddito di cittadinanza va in tasca a chi non ha voglia di lavorare“.
Rincara la dose Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico: “Il disincentivo non è il reddito di cittadinanza, ma la cultura che lo ha generato. L’invidia sociale e il rancore, che si miscelano purtroppo in un tutt’uno con il fatto che in Italia tanti giovani restano in famiglia e si fanno mantenere fino ad età avanzata, un fenomeno italiano davvero inaccettabile“.
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Francesco Lollobrigida, Fratelli d’Italia, conclude la sequela di attacchi senza mezzi termini: “Con la bocciatura di questo odg cade l’ipocrita maschera di chi, al governo e in maggioranza, a parole si dice disposto a cancellare questa misura ma alla prova dei fatti si muove nella direzione opposta”.