Arriva la svolta per i precettori del reddito di cittadinanza. Sono cominciate le convocazione per un nuovo lavoro. Andiamo a scoprire i dettagli.
Sulla questione reddito di cittadinanza negli ultimi mesi si sono dette tantissime cose. Molte le discussioni che si sono create non solo per l’effettiva utilità del provvedimento ma anche per i requisiti di accesso. Questo strumento consente ai lavoratori di percepire una somma di denaro in attesa di un’occupazione.
Il beneficio economico si divide in due parti: la prima integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza, la seconda è destinata solo a chi è in affitto e incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro.
Dopo le tante discussioni nate per la mancanza di una infrastruttura ottimale a sostegno del progetto. Infatti sono stati individuati un gran numero di navigator che avrebbero dovuto fare da tramite tra i lavoratori e le aziende. Purtroppo in molti hanno segnalato la completa assenza di opportunità lavorative. Nelle ultime settimane sono stati anche molti i controlli sui cosiddetti furbetti del reddito di cittadinanza. Ma andiamo a scoprire cosa cambierà.
Nei giorni scorsi ci sono state diverse proteste da parte dei precettori del reddito di cittadinanza. In particolare a Palermo per la mancanza di offerte di lavoro. Sempre dalla Sicilia arriva una proposta che potrebbe essere presa ad esempio da molte altre realtà del nostro Paese.
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A Bagheria, infatti, coloro i quali ricevono il sussidio dovranno occuparsi dei cosiddetti Puc, ovvero progetti utili alla collettività. In buona sostanza dovranno occuparsi della manutenzione del verde e degli spazi pubblici.