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“Verso il contratto di territorio sull’acqua. La parola ai cittadini”, terzo incontro organizzato da Nomisma Acque

Lo scorso 21 settembre si è svolto il terzo incontro organizzato da Nomisma Acque nell’ambito del progetto Acca2Bo. Gli interventi si concluderanno il prossimo 23 novembre con la firma del Contratto di Territorio sull’acqua.

Foto Shridhar Vashistha Unsplash

Il ciclo di eventi organizzato da Nomisma Acque ha come scopo quello di sensibilizzare la comunità di quanti vivono nella città metropolitana di Bologna sui problemi climatici locali. L’incontro si è svolto in collaborazione con Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Consorzio della bonifica Renana, Canali di Bologna e Gruppo Hera.

Questo terzo evento è stato particolarmente sentito. E’ stato fondamentale avere un racconto della situazione relativa all’acqua nella zona di Bologna da parte dei cittadini, e poter ricevere dalla loro voce racconti relativi alla tutela delle risorse idriche, nonché le loro impressioni riguardo i cambiamenti climatici e ciò che è possibile fare su questi temi.

Il problema dell’acqua e di quella che potrebbe essere in futuro la sua difficoltà di reperimento, sono infatti qualcosa che tutti sul pianeta dobbiamo tenere in considerazione. La siccità e gli eventi climatici catastrofici sono il segnale inequivocabile che qualcosa sta cambiando nel clima e in particolare nei pattern relativi alla distribuzione dell’acqua che si sta facendo via via meno frequente ma più violenta in termini di precipitazioni.

Durante l’apertura dei lavori Gianluca Galletti, consigliere d’amministrazione di Nomisma, ha così commentato: “Importante e significativo che questo progetto nasca in un territorio che è sempre stato virtuoso e attento all’utilizzo della risorsa acqua. Questo esprime la grande sensibilità dei gestori che operano quotidianamente in questo territorio e la volontà di individuare un nuovo modello innovativo, capace di far lavorare tutti insieme in un’unica direzione“.

Chiaramente, quella che è la speranza di un lavoro locale non può che tradursi in un positivo contagio e quindi in una maggior attenzione generale al nostro rapporto con l’acqua.

Durante l’evento sono stati anche presentati i dati di un sondaggio condotto proprio da Nomisma sui Bolognesi e su quella che è la loro percezione del problema. Ne risulta che il 68% dei cittadini è molto preoccupato dei cambiamenti climatici ed è inoltre consapevole delle ricadute locali di questi cambiamenti.

Parlando di riscaldamento globale, per il 63% di chi ha partecipato al sondaggio le attività umane e le crescenti attività industriali sono da rintracciare tra le cause principali.

Deve far riflettere poi, per esempio, il dato secondo cui il 23% di chi ha partecipato al sondaggio ritiene che si sia arrivati a un punto di non ritorno e che non ci sia modo né decisione che possa invertire la rotta. Di contro, e per fortuna, solo il 7% ritiene che in futuro le tecnologie saranno tali per cui si risolverà il problema senza doverci pensare adesso.

In generale, il 51% degli intervistati è molto o abbastanza preoccupato dei cambiamenti climatici a livello locale e 3 cittadini su 4 ritengono comunque che la Regione abbia un livello di attenzione medio alto riguardo questi problemi.

I dati relativi al rapporto diretto con l’acqua i cittadini bolognesi risultano mediamente molto attenti in particolare alla qualità dell’acqua e ad evitare di inquinare e rispetto a 2-3 anni fa anche l’attenzione riguardo il risparmio delle risorse idriche è cresciuta per il 74% degli intervistati.

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Qui il comunicato stampa del 5 ottobre relativo all’evento 

Messi a confronto con la possibilità di utilizzare strutture come per esempio gli invasi, per raccogliere e razionalizzare l’acqua, i bolognesi si sono dimostrati poi molto aperti anche se soltanto dopo che è stato loro illustrato il funzionamento di questa tecnologia di raccolta delle acque. Un segno questo che per sviluppare una coscienza riguardo le risorse ambientali è necessario da parte delle istituzioni investire nella diffusione della conoscenza.

Pubblicato da
Valeria Poropat