Il Governo al lavoro per modificare il cashback cercando di cancellarne le criticità riscontrate nel primo semestre
Il cashback è al vaglio del Governo circa il suo futuro. Il programma, mirato ad incentivare i pagamenti elettronici nonchè i consumi in piena pandemia, è stato sospeso nel secondo semestre dell’anno dopo l’esperimento dei primi sei mesi del 2021. L’idea è quella di modificarlo andando ad eliminare le criticità. Va detto che in seno al Governo c’è chi vorrebbe eliminarlo completamente.
Una parte, invece, vorrebbe conservarlo. Le parti contrapposte dovranno innanzitutto rifarsi al rapporto costi benefici del programma per poi discutere cosa fare del cashback. Il programma è costato 5 miliardi ed erano stati previsti dal vecchio governo 3 miliardi per l’anno 2022. L’attuale governo intende confermarlo ma tagliando l’investimento a 500.000 euro.
Cashback 2022, si valutano modifiche
Questo, ma si tratta solo di ipotesi, dovrebbe portare ad un taglio degli utenti dell’iniziativa. In sostanza potrebbe essere concesso il cashback soltanto a determinate soglie di reddito. Inoltre, sarà probabilmente eliminato il superbonus che ha permesso ai cosiddetti furbetti di eludere il concorso e la classifica.
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Per fermare i furbetti si ragiona anche su una sorta di timer delle transazioni. In sostanza, si vuole inserire un tempo minimo tra una transazione e l’altra nello stesso punto vendita. In tal modo si evitano le divisioni delle spese e i micro acquisti finalizzati alla partecipazione del programma.
Altro nodo su cui si pensa di agire è la transazione minima. In tal modo si evitano le piccole transazioni. Tuttavia, sono ipotesi su cii si sta discutendo ma tutto è legato al rapporto costi/benefici. I numeri sono sicuramente stati favorevoli all’iniziativa. Molte persone sono entrati nell’ottica dell’utilizzo della carta di pagamento rispetto al passato.
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Va, tuttavia, analizzato quanto davvero lo Stato ha recuperato in termini di economia sommersa e quante persone in proiezione possono abituarsi all’uso dei pagamenti digitali, rapportando il tuto all’investimento fissato.