Dal 15 ottobre il Green Pass sarà obbligatorio per i lavoratori. Saranno circa 3 milioni senza il certificato verde
Negli ultimi giorni è stato firmato il decreto che ha dato il via libera al Green Pass obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro a partire dal 15 ottobre. Gli italiani che non possiedono il Green Pass sono circa 8 milioni. Tra questi, i lavoratori sono 3 milioni. Costoro dovranno effettuare i tamponi ogni 48 ore per potersi recare al lavoro. Il costo dei tamponi è stato calmierato a 15 euro per gli adulti. In sostanza, ogni lavoratore privo del Green Pass dovrà spendere circa 180 euro al mese di tamponi per poter accedere al luogo di lavoro.
In tal senso si discute nel Governo circa un intervento che possa portare i tamponi ad un costo gratuito. C’è chi tuttavia si oppone perchè oltre ad essere un disincentivo al vaccino sarebbe anche una spiacevole beffa per coloro che si sono assunti il rischio di vaccinarsi con dei sieri che rimangono ancora sperimentali.
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C’è l’ipotesi di renderli gratuiti per coloro che avendo delle patologie hanno una difficoltà a vaccinarsi per il timore di reazioni. Tuttavia, andando a fare i conti, saranno necessari 10 milioni di tamponi a settimana per permettere ai 3 milioni di lavoratori privi di Green Pass di accedere ai luoghi di lavoro. Intanto negli ultimi giorni si è registrata una spinta delle vaccinazioni. L’obiettivo del Green Pass obbligatorio è spingere gli indecisi a vaccinarsi. Intanto i lavoratori portuali del porto di Trieste sono pronti ad alzare le barricate a causa dell’obbligo del certificato verde.
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Lo scalo friulano è strategico per il commercio dell’Italia e non solo. Trieste è una delle porte commerciali tra l’area occidentale e orientale dell’Europa. I marittimi di Trieste potrebbero innescare ulteriori proteste nel resto del paese.