In alcuni casi potrebbe essere previsto il tampone gratuito per alcune categorie di non vaccinati, così da ottenere il Green Pass
Al centro delle polemiche di questi giorni c’è il tema del Green Pass e la sua obbligatorietà in tutti i settori professionali, dalle pubbliche amministrazioni al privato. Si ricorda che il Pass è strettamente collegato al vaccino, ma si può ottenere anche attraverso il tampone. Certo, è un po’ più complicato, il Pass da tampone dura solo 48h, poi l’esame va ripetuto.
Oltre agli ambienti professionali, la questione Green Pass ha invaso anche il mondo dell’istruzione, da quando una studentessa di Bologna si è introdotta senza passaporto verde all’interno dell’Università, per protesta. Maria Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca del governo Draghi, interviene sulla questione in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Il Ministro ribadisce che sì, esistono studenti non vaccinati, ma che ricoprono solo il 10% del totale. La maggior parte, ribadisce Messa, si è vaccinata per senso di responsabilità. Anche molti giovanissimi, che non avrebbero avuto bisogno di vaccinarsi, lo hanno fatto per proteggere anziani e popolazione civile più fragile.
Con queste parole il Ministro ritrae la situazione Green Pass nel mondo dell’istruzione, ma sospende il giudizio nei confronti di chi non vuole vaccinarsi. Allo stesso tempo sostiene che come con la scuola, anche con l’università si potrebbe derogare al metro di distanza obbligatorio, tenendo presente che l’andamento del virus è sottoposto alle oscillazioni invernali, in cui è più facile il contagio, dato che si sta di più in luoghi chiusi.
Il ministro Messa: sì ai tamponi gratis per studenti fragili
Ovviamente alcune categorie di studenti che non possono vaccinarsi per motivi di salute devono essere tutelate. Per loro sì al tampone gratuito, così da ottenere il Pass e tornare a lezione in presenza.
Ne parla il ministro Messa, ma ne parla anche il governo. A detta del ministro, si potrebbe pensare al tampone gratuito per tutti gli studenti non vaccinati; la percentuale è talmente bassa che potrebbe essere sostenibile economicamente.
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Ma per ora è solo la risposta ad una domanda del giornalista del Corriere, nulla è stato scritto su carta. E’ certo che una soluzione andrà trovata, ma il ministro palesa l’intenzione di muoversi con prudenza.