L’aumento della bolletta del gas è dovuto ad una specifica voce di spesa e soltanto questa crescerà del 40%
L’aumento della bolletta del gas è una delle tematiche che tiene banco in queste settimane. Il Governo è intervenuto per calmierare le bollette eliminando gli oneri di sistema e abbassando l’Iva portandola al 5%. Il tutto per cercare di frenare gli aumenti e non appesantire le spese familiari e aziendali. Inoltre, gli aumenti delle spese energetiche si traslano poi sulla produzione con conseguente aumento dei prezzi. L’inflazione sta già galoppando ad una velocità sostenuta per effetto della ripresa repentina dei consumi dopo la fase peggiore della pandemia. Da qui l’intervento del Governo per porre un freno.
Tuttavia, si è parlato erroneamente di un aumento del 40% delle bollette del gas. In realtà, non è proprio così. L’incremento riguarda una specifica voce che si trova in bolletta, ossia quella della spesa per materia di gas naturale. L’aumento, quindi, sarà circa del 20% della bolletta perchè l’incremento riguarda solo una delle voci. Tenendo presente l’abbattimento dell’Iva al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema, emerge un aumento che varia tra il 15% e il 20%.
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Un dato importante che comunque comporterà degli aumenti e questo si andrà a traslare sul resto dell’economia e sui prezzi. Economia che già sta vivendo degli aumenti anche per l’incremento del costo dei carburanti. Sono fenomeni economici che si verificano dopo ogni crisi. Sta agli Stati intervenire per indirizzare il mercato. Proprio nelle ultime ore il Codacons ha chiesto al Governo di intervenire anche sui carburanti alla stregua di quanto avvenuto per gas ed energia elettrica.
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Ad oggi non è arrivata ancora una risposta ma l’associazione dei consumatori è pronta a premere. Gli aumenti più vistosi riguardano il metano, arrivato ad oltre 2 euro al litro presso le stazioni di servizio.