Il cashback, sospeso fino al 31 dicembre, è oggetto di dibattito nel Governo. Il ministro dell’economia sottolinea i benefici
Il cashback è un altro tema sul quale il Governo discute. C’è da decidere se proseguire con il programma o eliminarlo. Sul tema le forze politiche sono divise. Intanto il programma è stato sospeso fino al 2021 in attesa di approfondire la questione. Bisogna analizzare i reali benefici andando a scandagliare le tipologie di esercenti presso i quali i cittadini utilizzano i pagamenti.
C’è il sospetto che buona parte dei pagamenti vengano effettuati presso la Grande distribuzione e non verso altri esercenti che solitamente tendono più all’evasione.
Cashback, la posizione del ministro
In tal senso è intervenuto il ministro dell’economia Franco che ha lasciato intendere la sua posizione. Franco riconosce i benefici dovuti al fatto che l’iniziativa ha cambiato le abitudini di alcuni cittadini ed ha spinto verso l’utilizzo di carte per i pagamenti. Tuttavia, secondo il ministro è uno strumento valido per spingere ma non per restare a lungo. In ogni caso, Franco ha specificato che va fatta un’analisi costi-benefici come si prevede in questi casi per verificare se l’investimento dello Stato ha dei riscontri.
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Tutto è ancora da decidere sul futuro del cashback, in sostanza. Per il momento le diverse posizioni in seno al Governo sembrano più di carattere politico che tecniche. Soltanto il confronto tra costi e benefici potrà spingere verso un esito che potrebbe essere la semplice modifica dell’iniziativa piuttosto che l’eliminazione.
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Difficile, invece, che resti in vigore il Superbonus, a causa delle criticità riscontrate per l’utilizzo scorretto dell’iniziativa ad opera dei cosiddetti “furbetti” del cashback.