Il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres è intervenuto alla quindicesima Conferenza dedicata alla biodiversità, la COP15 CBD con parole allarmanti.
Senza giri di parole, durante il suo intervento nella riunione in corso in Cina a Kunming, Guterres ha riassunto in poche battute tutto quello che il genere umano ha fatto sbagliando nell’arco degli ultimi due secoli, da quando cioè utilizziamo i combustibili fossili e ci siamo ritrovati nella cosiddetta era della tecnologia.
“Stiamo perdendo la nostra guerra suicida contro la natura. Il nostro esperimento durato due secoli con la combustione di combustibili fossili, la distruzione di foreste, aree selvagge e oceani e il degrado della terra, ha causato una catastrofe della biosfera,” questo l’incipit della sua dichiarazione.
Oltre a definire il nostro percorso come specie ormai prossimo alla fine, il segretario generale dell’ONU ha poi voluto ricordare le cinque aree di azione su cui anche la Conferenza sulla Biodiversità deve concentrarsi. Tra questi la salvaguardia dei diritti delle popolazioni indigene descritti come “guardiani della biodiversità”, il nuovo quadro operativo deve poi anche sostenere le politiche e i programmi nazionali che vanno a lavorare sulla perdita di biodiversità; vanno poi cessate tutte quelle attività perverse compresa una certa forma di agricoltura che trasformano l’attacco alla natura e l’inquinamento dell’ambiente in attività lucrative.
Andrebbero invece destinati i fondi a cercare di riparare i danni che sono già stati fatti e trasformare tutto il sistema nazionale e globale in modo tale che ognuno possa rendersi conto di qual è il vero costo, anche in termini di consumo delle risorse naturali, di ciò che viene prodotto. Guterres ha poi ricordato come va fatto qualcosa per i giovani: “ I ragazzi stanno per perdere quasi tutto a causa della devastazione degli ambienti naturali e della perdita delle specie”, e il segretario dell’ONU ha anche ricordato i movimenti dei giovani a difesa dell’ambiente, della biodiversità e in generale per un cambiamento delle politiche nazionali e internazionali “Gridano perché vogliono un cambiamento. E si stanno mobilitando per un futuro sostenibile per tutti. Loro , e noi, contiamo su di voi”.
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Ma perché il segretario generale dell’ONU parla di guerra suicida: semplicemente perché con il consumo delle risorse naturali, la devastazione degli ambienti e la perdita di biodiversità, stiamo dando fuoco alla nostra stessa casa mentre siamo tutti ancora chiusi dentro.
Scegliere di non fare nulla adesso per riuscire a fermare le conseguenze delle nostre azioni passate significa decidere di puntarsi una pistola alla tempia e iniziare con la roulette russa.
Qui il link alla pagina dedicata alla COP sul suto dell’ONU