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La tutela dell’ambiente potrebbe presto entrare tra i principi della nostra Costituzione

Arriva il sì della Camera all’inserimento della tutela ambientale nella Costituzione: come dovrebbe cambiare la nostra Carta costituente?

Foto Alan Rodriguez Unsplash

La proposta di legge è stata presentata nel 2018 e arriva ora da parte della Camera l’approvazione a maggioranza dell’inserimento di questo nuovo principio nell’articolo 9 della Costituzione. L’approvazione è avvenuta con 412 si, un no e 16 astenuti. Il passaggio alla Camera dei Deputati è arrivato adesso dopo che a luglio era già stato licenziato dal Senato.

A differenza di una proposta di legge tradizionale, trattandosi di una riforma che va a toccare la Costituzione, questa proposta che è la numero 240, dovrà fare due volte il giro di entrambi i rami del Parlamento. Dopo l’approvazione avvenuta in questi giorni da parte della Camera, quindi, la proposta torna a Palazzo Madama.

La presenza nella Costituzione di un principio per la tutela e la difesa “dell’ambiente della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni” è un segnale che il nostro Paese sta lentamente sviluppando quella necessaria coscienza ambientale fondamentale per combattere i cambiamenti climatici e le disastrose conseguenze che questi avranno sulla vita di tutti noi.

Perché la desertificazione e gli eventi meteorologici improvvisi e violenti non sono limitati ad altri Paesi del mondo ma ci riguardano molto da vicino.

La proposta 240 va a modificare gli articoli 9 e 41 della Costituzione. Questo si legge nella proposta riguardo le motivazioni per una tale richiesta: “La tutela dell’ambiente, la sostenibilità dello sviluppo e una prospettiva di responsabilità intergenerazionale diventano da un lato condizioni imprescindibili per poter perseguire gli obiettivi che la Carta costituzionale si prefigge. Da un altro lato, se correttamente inquadrati, gli stessi temi diventano un riferimento solido per proseguire lungo un cammino di miglioramento della società e per creare nuove opportunità, per tutte le persone, di oggi e di domani, di esprimere a pieno il proprio potenziale“.

Perché, quindi, il provvedimento va a toccare l’articolo 9 della Costituzione? Perché in quell’articolo si parla di tutela del paesaggio e dei beni culturali ma manca la tutela dell’ambiente di per sé.

L’articolo 41 verrebbe invece modificato per integrare lo sviluppo sostenibile, principio sancito anche dall’Unione Europea.

Nell’articolo 9 si propone di aggiungere: “Riconosce e garantisce la tutela dell’ambiente come fondamentale diritto dell’individuo è interesse della collettività. Promuove le condizioni per uno sviluppo sostenibile”.

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L’ultima modifica riguarda l’articolo 41 con la sostituzione del secondo comma con quanto segue: “Essa non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà o alla dignità umana ”.

A questo link il provvedimento sul sito ufficiale della Camera dei Deputati

Pubblicato da
Valeria Poropat