Reddito di cittadinanza, si pensa alla revoca. Ecco chi rischia davvero

Il mondo della politica sta discutendo in questi giorni sul destino del Reddito di cittadinanza. Ecco gli scenari e chi potrebbe perderlo

reddito di cittadinanza
screenshot instagram

Sono giorni caldi quelli che si stanno vivendo in Italia, e non solo per quel che concerne la questione Green Pass. Infatti il mondo della politica si sta dividendo su tante questioni importanti e fondamentali per il paese. Non solo certificazione verde, ma anche Reddito di Cittadinanza e Pensioni. Sul tavolo del governo Draghi tante le criticità da risolvere, tutte inerenti o quasi al mondo del lavoro.

Quella sulla misura di sostegno per le famiglie e le persone in difficoltà appare la più importante. Una vera grana per la maggioranza che vorrebbe a tutti i costi mantenere la misura a discapito di alcune forze politiche, soprattutto di opposizione, che eliminerebbero totalmente il sostegno. Cosa accadrà nelle prossime settimane è difficile stabilirlo adesso.

Infatti da Palazzo Chigi prevale l’orientamento verso una misura correttiva del provvedimento che sostiene le fasce deboli. Mantenendo ovviamente i capisaldi del provvedimento voluto dal Movimento Cinque Stelle.

Reddito di cittadinanza, ecco chi rischia di perderlo

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Banconote (Foto Pixabay)

Tra le tante ipotesi sul Reddito di Cittadinanza che si stanno facendo in questi giorni, c’è anche quella su una possibile cancellazione del provvedimento. Anche se il governo difende le proprie scelte facendo capire di andare avanti a testa bassa su questo argomento. Promettendo al massimo delle misure correttive e migliorative del sostegno. Per buona pace di quanto possano affermare Renzi Meloni e Salvini.

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E’ stato soprattutto il leader della Lega, a differenza di quanto affermato da Fratelli d’Italia ed Italia Viva, a mostrare le idee chiare su come potrebbe essere tenuta in vita la misura di sostegno. Che per lui dovrebbe essere cancellata per gran parte dei beneficiari attuali. Per il numero uno del Carroccio infatti si dovrebbe fare una cernita precisa.

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Concedendo il sussidio solo a chi veramente si trova in una situazione di necessità non potendo lavorare. Il riferimento va alle persone gravemente malate ed agli invalidi. Per tutto il resto la misura sarebbe superflua ed inutile.

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