Non sarà un autunno del tutto roseo per le famiglie italiane che dovranno fare i conti con una serie di aumenti
Brutte notizie in arrivo per le famiglie italiane che dovranno fare i conti con dei rincari di circa 940 euro. Ad annunciarlo è il Codacons.
Secondo io dati resi noti all’Istat, infatti, si registra un balzo dei prezzi che raggiunge un +2,5%, cosa che non accadeva da novembre 2012. L’aggravio di spesa si registra principalmente sulla spesa per i trasporti.
Aumenti d’autunno per le famiglie italiane, l’allarme
La stangata d’autunno è destinata ad aggravarsi dal momento che i rincari delle bollette luce e gas scattati ad ottobre e la corsa senza dei carburanti alla pompa avranno un impatto fortissimo sull’inflazione. Per questo motivo i prezzi al dettaglio continueranno ad aumentare in numerosi comparti, compresi gli alimentari.
Petrolio e gas naturale hanno raggiunto livelli record e, proprio per questo motivo, che è partita l’inflazione: i costi di molti prodotti vanno alle stelle e si verifica una erosione del potere di acquisto dei consumatori. L’Europa sarà proprio l’area geografica che soffrirà più a lungo per l’inflazione dal momento che dispone di gas naturale o di petrolio ma deve importarli.
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L’impennata dei prezzi dell’energia continua ad essere monitorata dalla UE mentre si pensa di intervenire sul fronte delle riserve strategiche europee di gas. Se i prezzi dell’elettricità sono alti la causa è da ricercare nei prezzi del gas per cui inizia a prendere sempre più piede una energia molti più economica, come quella rinnovabile.
La ragione del rialzo del prezzo del gas è dettata dall’aumento della domanda globale a causa della ripresa economica e dal fatto che le forniture non stanno aumentando allo stesso modo. Per questo motivo l’energia rinnovabile deve diventare la prima scelta.
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Le energie rinnovabili rendono infatti un Paese indipendente dal momento che sole, acqua o vento non vengono prodotti ma appartengono a tutti, sono stabili nel prezzo e buoni per il futuro. L’Ue attualmente dipende per il 90% dalle importazioni del gas e per il 97% per il petrolio.
Per andare incontro alle famiglie italiane il Codacons ha chiesto un taglio all’IVA e alle accise allo scopo di contenere la crescita dei prezzi e salvaguardare le tasche delle famiglie.