Il blocco degli affitti ha danneggiato economicamente molti locatori. Ora arriva per loro il rimborso dell’Imu
Durante l’emergenza sanitaria sono stati inseriti nei decreti molte sospensioni ai pagamenti, per evitare che la crisi economica diventasse ancora più grave. Oltre al blocco dei licenziamenti, è stato previsto anche il blocco degli sfratti. Per cui, i locatori con inquilini morosi, non potevano mandarli via anche se non pagavano l’affitto.
Ma allo stesso tempo, l’imposta sulla seconda casa, l’Imu, doveva essere pagata. Molte categorie di piccoli proprietari sono insorti per questa contraddizione, ed il governo ha accordato l’esenzione del pagamento Imu fino alla fine dell’emergenza. Per coloro che hanno già pagato l’imposta, ed hanno inquilini morosi, è possibile chiedere all’Agenzia delle Entrate un rimborso sulla cifra già versata.
I requisiti per ottenere la sospensione Imu, ed il conseguente rimborso, sono che il locatore deve innanzitutto aver ottenuto lo sfratto per morosità nella data del 28 febbraio 2020, conesecuzione sospesa fino al 30 giugno 2021 o al 31 dicembre 2021.
Leggi anche: Imu, è in arrivo l’aumento per queste case: i dettagli
Per richiedere il rimborso Imu è necessario presentare apposita istanza presso il Comune in cui si trova l’immobile con i seguenti dati:
Leggi anche: Fisco, approvata la bozza della riforma: le ultime su Partita Iva…
I soggetti destinatari del rimborso devono inoltre dichiarare la presenza delle condizioni che danno diritto al rimborso Imu e l’importo del rimborso nello spazio dedicato alle annotazioni del modello di dichiarazione IMU da presentare anche in via telematica entro il 30 giugno del 2022.