Come nel caso dei prelievi anche per i bonifici esiste una cifra sentinella per le istituzioni che si occupano dei controlli
Effettuare dei bonifici o comunque dare denaro ai propri figli può attivare dei controlli che possono comportare anche in sanzioni o altro da parte del fisco. Si consiglia, infatti, in caso di bonifici, di evitare somme inferiori ai 2mila euro e dal gennaio 2022 di 1000 euro. Solo se si superano queste somme in riferimento al periodo è consigliabile utilizzare la forma del bonifico. Il motivo è legato alle norme antiriciclaggio. In teoria chiunque riceva bonifici anche dai familiari per il fisco è un reddito che la persona sta incassando e potrebbe chiedere a che titolo.
Bonifici, occhio alle soglie
Quando si finisce nell’occhio dei controlli del fisco, la persona deve dimostrare che quel reddito ricevuto non è soggetto a tasse. Inoltre, qualora un genitore voglia regalare del denaro che raggiunga cifre importanti, è opportuno ricordare che superata una certa soglia esiste una tassazione. Su 1 milione di euro, infatti, va tassato il 4% anche se si tratta di un regalo al proprio figlio, magari per l’anticipo relativo all’acquisto della casa.
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I controlli sul denaro sono frequenti e spesso riguardano i movimenti che si effettuano sui conti. I prelievi ad esempio, quando superano determinate cifre in un giorno o in un mese insospettiscono e allargano la lente d’ingrandimento. Lo è ad esempio il prelievo di 1000 euro in un giorno oppure di 5000 in un mese. Questi movimenti possono attivare i controlli degli organi competenti.
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Questi metodi di controllo scattano quindi nel caso in cui, dai sistemi informatizzati di verifica arriva la segnalazione che un cittadino o un imprenditore ha superato quella che può essere definita una soglia di riferimento, una sentinella.