Aumento dei prezzi e nuova stangata per gli italiani in prossimità delle prossime vacanze di Natale. Ecco quali prodotti costeranno di più
In arrivo un clamoroso aumento dei prezzi in Italia, una nuova stangata che caratterizzerà anche il periodo natalizio per le famiglie. Non si ferma, dunque, la crescita dei costi dei prodotti, anche di quelli di prima necessità, in questo periodo dell’anno, con il il finale di 2021 che si preannuncia ancora più amaro per milioni di italiani. Andiamo a scoprire quali saranno i prodotti maggiormente cari nel periodo delle feste.
Secondo una stima del Codacons ci sarà un aumento di 1,4 miliardi di euro rispetto al 2019, l’anno prima della pandemia da Covid. La spesa per cenone e regali aumenterà per tantissimi prodotti che risulteranno quasi proibitivi per la stragrande maggioranza delle famiglie in difficoltà.
Le cause vanno dalle criticità emerse dall’approvvigionamento delle materie prime a quelle climatiche. Insomma, una serie di motivi che purtroppo ricadranno sulle famiglie, sempre più vessate da questa situazione di emergenza.
Aumento dei prezzi, ecco i prodotti più costosi
L’aumento dei prezzi previsto per le festività natalizie ha fatto scattare le prime proteste, con le associazioni di categoria già sul piede di guerra e pronte con esposti al governo per evitare quella che potrebbe risultare una crisi profonda per il commercio. Con un calo delle vendite e degli acquisti che apparrebbe irreparabile. A preoccupare sono i prodotti tipici del Natale, come panettoni ed altri alimenti tipici del periodo di festa.
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Ma partiamo dagli aumenti principali: resteranno elevati quelli sui carburanti (+24%) ma anche quelli per le utenze come luce e gas, rispettivamente più alti del 30% e 15%. Di seguito si passa ai prodotti alimentari come la pasta (+10%), frutta verdura e bevande (3%) ma anche i prezzi ai ristoranti.
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Si calcola infatti che a Natale si spenderà il 3,1% in più rispetto al passato. Inoltre aumenteranno i costi degli addobbi natalizi (+5%) e regali in generale. Male anche per il settore viaggi: infatti anche le tariffe per l’estero tra voli ed hotel subiranno rincari vicini al 10%.
