Svolta inattesa per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza. Una notizia che certamente non fa piacere ai percettori. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Il Reddito di Cittadinanza è stato istituito per contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari. Il programma prevede anche un percorso di reinserimento lavorativo e sociale per le persone che ne hanno diritto.
Il beneficio economico si divide in due parti: la prima integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza, la seconda è destinata solo a chi è in affitto e incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro.
Questo, però, non significa che una volta ottenuto il Reddito di Cittadinanza questo ci verrà pagato per sempre. La politica sta dibattendo da diverse settimane sull’utilità di tale misura. Altro grave problema è quello dei cosiddetti furbetti che richiedono importanti risorse anche per il controllo. Ma presto potrebbe arrivare una nuova e inattesa svolta.
Le discussioni negli ultimi mesi sono state molto aspre. In particolare per la vera utilità di questa tipologia di misura. In particolare perchè l’infrastruttura organizzativa non è adeguata per gestire al meglio le richieste. Sono proprio queste nei fatti che mancano. Il compito infatti delle figure selezionate come navigator sarebbe quello di fare da tramite tra datori di lavoro e lavoratori.
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Ospite di Omnibus, il programma di approfondimento di La7, Federico Mollicone (FdI) ribadisce con forza e convinzione la posizione contraria del suo partito al reddito di cittadinanza: “Bisogna abolirlo, costa molto e non produce lavoro“