Il Governo ha approvato il documento programmatico di bilancio dove ha tracciato le linee guida per la manovra finanziaria
Nella giornata di ieri è arrivata l’approvazione all’unanimità del documento programmatico di bilancio da inviare alla Commissione Europea. Il documento traccia le linee guida, gli interventi che si intendono effettuare nella legge di bilancio che sarò approvata entro il 31 dicembre 2021. Fino al momento dell’approvazione si aprirà poi la discussione in Parlamento per dare la possibilità ai parlamentari di fare delle proposte di modifiche al testo, ossia presentare emendamenti.
Tra gli argomenti inseriti nel documento programmatico di bilancio c’è la riforma delle pensioni. Va sostituita Quota 100 che è ritenuta troppo costosa per le casse dello Stato. I costi sono stati superiori ai benefici e per questo motivo vanno cambiate le condizioni per approdare all’assegno di pensione in via anticipata rispetto alla legge Fornero. Quest’ultima prevede l’uscita dal lavoro a 67 anni mentre con Quota 100 si può accedere a 62 purchè vi siano 38 anni di contributi versati.
Leggi anche: Reddito di cittadinanza, arriva la chiamata di lavoro dal Comune
Il ministro dell’economia Franco ha proposto nella giornata di ieri durante la cabina di regia del Governo l’ipotesi Quota 102. Si tratta in sostanza di innalzare di due anni l’età pensionabile rispetto a Quota 100. Si andrebbe, così, in pensione a 64 anni invece di 62 ma si eviterebbe di fare il salto a 67 anni, come previsto dalla legge Fornero. I sindacati avevano proposto nei giorni scorsi Quota 41, ossia l’uscita dal lavoro con 41 anni di contributi, a prescindere dal fattore anagrafico. L’idea è stata, però, presa poco in considerazione dal Governo.
Leggi anche: Reddito di cittadinanza e Naspi insieme: si può?
La riforma sulla pensione sarà certamente il tema più dibattuto dalle forze politiche da qui all’approvazione della legge di bilancio. Quota 102 non dispiacerebbe a nessuno ma resta il nodo della progressione negli anni. La proposta del ministro dell’Economia, infatti, prevede poi il passaggio a Quota 104 nel 2023 e su questo punto ci sono discordanze.