In attesa della data del 30 giugno, sono tante le novità sul nuovo digitale terrestre: ecco cosa succederà ai canali Sky nel 2022
Continuano le novità e le sorprese per gli utenti in merito al passaggio al nuovo digitale terrestre. La prima data dello switch off del 20 ottobre già aveva provocato ansie e preoccupazioni per milioni di italiani impreparati alla nuova era della tecnologia televisiva. Con la corsa all’acquisto dei nuovi apparecchi, dalle tv ai decoder, per non rimanere fuori dalla visione della gran parte dei canali Rai e Mediaset.
Adesso, accantonate le paure, il percorso continua con la data del 30 giugno 2022 che sembra sempre più vicina. E che rappresenta lo step successivo nella transizione annunciata ormai da mesi. Questo giorno rappresenta uno spartiacque tra passato e futuro, con le frequenze della banda 700 MHz che dovranno essere liberate e concesse agli operatori telefonici.
Il motivo è semplice: queste frequenze verranno usate per l’ampliamento della rete 5G che toglierà spazio inevitabilmente alle reti locali adesso presenti. Per la data del 3 gennaio 2022 le frequenze a 700 MHz dovranno già essere liberate e a questo punto ci si domanda cosa accadrà ai canali Sky.
Digitale terrestre: il destino dei canali Sky nel 2022
I canali Sky sul digitale terrestre prendono spazio da Mediaset con un contratto che gli permette di trasmettere attraverso i MUX Mediaset 1 e Mediaset 5, in scadenza a fine giugno senza possibilità di rinnovo. Ma cosa accadrà adesso a partire dal 3 gennaio 2022? I primi canali ad essere spenti sul digitale saranno quelli della Sardegna (15 novembre). A seguire, dal 3 gennaio 2022 sarà la volta di quelli del Nord Italia.
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In particolare si fa riferimento alle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto-Adige, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia-Romagna. Ma per arrivare ad avere spazio per tutte le restanti regioni sul MUX si teme uno spegnimento di tutti dei canali Sky nelle altre regioni.
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Anche se ancora non si hanno delle notizie ufficiali, possiamo affermare che si troverà lo spazio su altre frequenze per permettere al resto dei canali delle altre regioni di essere comunque visibili.
