Viviamo tempi ben strani. Bolsonaro, attuale presidente del Brasile, sta per essere processato per crimini contro l’umanità mentre ad Anguillara viene osannato come simbolo di chi lavora sodo
Il Comune a guida leghista Anguillara Veneta ha infatti deciso di onorare la figura di Jair Bolsonaro, discendente in parte da italiani emigrati, con la cittadinanza onoraria proprio in virtù di questa sua italica impronta. E la prima domanda è: ma non c’era nessun altro?
La seconda domanda: ma ad Anguillara Veneta non arrivano le notizie dal mondo? Perchè Capitão Coronavirus ha di recente inanellato un altro paio di “successi” che da soli basterebbero a far cambiare idea a chiunque: il Parlamento brasiliano ha infatti detto sì alla sua messa in accusa per crimini contro l’umanità a causa della NON gestione dell’emergenza Coronavirus.
E in TV, dopo essere stato anche bannato da Facebook, ha ribadito che chi si è vaccinato contro il Covid ora sta sviluppando una sindrome da immunodeficienza. In pratica ha detto ai suoi cittadini che se si vaccinano contrarranno l’AIDS. Altro che Novax.
Ma le perle di Bolsonaro spaziano e vale la pena, per comprendere quanto possa essere assurdo scegliere di dargli la cittadinanza onoraria, ricordare per esempio il suo pensiero tagliente e da alto statista riguardo gli omosessuali, la Foresta Amazzonica, il concetto stesso di democrazia.
La democrazia “esiste solo se lo concedono le Forze Armate”, la Foresta Amazzonica è una “vergine che tutti gli stranieri vorrebbero possedere” e il Presidente verde oro preferirebbe un “figlio morto a un figlio gay”.
E ad Anguillara Veneta vogliono farne un simbolo. Un simbolo, spiega la sindaca Alessandra Buoso, di tutti gli italiani che sono emigrati in Brasile e tra mille difficoltà si sono fatti strada.
E noi proviamo sommessamente a chiedere di nuovo: possibile che non vi sia venuto in mente nessun altro se non un macho da vicolo che ha negato fino all’ultimo la tragedia del Covid, mentre a milioni i suoi concittadini morivano?
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Certo, la sindaca sottolinea che è solo la sua origine ad avere motivato la scelta e non il suo modo di fare politica. E quando si parla di personaggi pubblici occorre(rebbe?) distinguere la persona da ciò che ha fatto.
Prendiamone uno a caso: Gauguin. Pittore straordinario ma uomo pessimo, pedofilo e scellerato. Nessuno gli intitola più strade ma i suoi quadri sono comunque studiati per il valore dato alla storia dell’arte.
Ma qui, anche solo a essere delicati, di quale contributo possiamo parlare? Come si fa a scindere l’uomo dal personaggio che dichiara tronfio che i brasiliani resistono meglio al virus e che per loro è solo un’influenzetta mentre gli ospedali collassano?
Ad Anguillara Veneta vogliono davvero fregiarsi del titolo di cittadinanza natale onoraria di un corrotto che ha provato (ed è anche riuscito quasi sempre) a piazzare i membri della sua famiglia in posizioni di potere da cui hanno succhiato beatamente uno stipendio non guadagnato? Un uomo che offende il suo stesso popolo? Che mente senza arrossire neanche un po’?