Il Codacons chiede ufficialmente l’intervento del Governo sul caro benzina. I carburanti volano ormai da settimane
I carburanti continuano a salire e questo provoca un inevitabile aumento dei prezzi dei prodotti. Dopo una frenata avvenuta a fine agosto per effetto dell’accordo tra i paesi Opec, ossia l’organizzazione che riunisce i maggiori produttori al mondo di petrolio, da metà settembre è ripresa la costante risalita. La risposta a tali aumenti è data dal fatto che la produzione di barili decisa nell’ultimo accordo non corrisponde alla domanda del mercato. Ciò è dovuto alle previsioni sulla ripresa dei consumi che è stata troppo prudente. La domanda di carburanti cresce più della produzione e il prezzo aumenta.
E’ necessario cambiare il livello produttivo di barili ma ciò compete all’Opec e non ai singoli Stati. L’Italia, però, può intervenire su un dato come accaduto per le bollette di energia e gas per le quali si è verificata la stessa problematica di mercato. In Italia il prezzo dei carburanti è “arricchito” da varie accise che corrispondono a spese legate ad eventi straordinari che si sono verificati nei decenni. C’è l’accisa sul terremoto del Friuli, ad esempio, oppure quello sulle guerre dell’inizio del ventesimo secolo.
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Il Governo potrebbe intervenire su queste accise e ridurre il prezzo calmierandolo e frenando, così, l’inflazione. E’ ciò che chiede il Codacons che auspica in una nota ufficiale l’intervento del Governo sui carburanti al pari di quanto fatto per l’energia. Ecco la nota; “Oggi benzina e gasolio costano rispettivamente il 23,4% e il 24,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Un rincaro che si ripercuote non solo sui costi di rifornimento ai distributori, ma sui listini al dettaglio di una moltitudine di prodotti che risentono del rialzo dei carburanti.
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Basti pensare che in Italia l’85% della merce trasportata viaggia su gomma, e i costi di trasporto incidono sui prezzi finali praticati ai consumatori. Il Codacons ha fatto un appello al premier Mario Draghi affinché, dopo il decreto sugli aumenti delle bollette di luce e gas, il governo intervenga anche su benzina e gasolio, «tagliando le accise anacronistiche che ancora oggi gravano sui carburanti e riducendo l’Iva».