Cresce il numero dei lavoratori no Vax che hanno rifiutato il Green Pass: in alcune regioni il numero è davvero molto elevato. Ecco dove
L’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso nelle ultime ore i dati relativi ai lavoratori senza Green Pass che in Italia sono stati identificati con l’appellativo “No Vax”. Senza entrare nel merito di decisioni che appaiono assolutamente personali, ci limitiamo a riportare i numeri e la classifica regione per regione nel nostro paese delle persone che ad oggi non hanno ricevuto nessuna dose di vaccino.
L’obbligo di Green Pass per le prestazioni lavorative non ha prodotto ad oggi l’obiettivo prefissato dal governo. Ovvero quello di avere la totalità della popolazione vaccinata con entrambe le dosi. Infatti, dando uno sguardo ai numeri si scopre che sono 8,3 i milioni di italiani sopra i 12 anni che non si sono vaccinati.
In questa cifra ci sono anche le persone esentate per problemi fisici, ma parliamo di una minima parte di questo numero abbastanza elevato. A questo punto si presentano grossi problemi soprattutto per quel che riguarda la situazione nel mondo del lavoro.
Tante le proteste dei lavoratori no Vax in Italia, a seguito della decisione del governo che ha reso non obbligatorio il vaccino. Ma che ha ritenuto obbligatorio il Green Pass per lo svolgimento dell’attività lavorativa. I dati presentati dall’ISS mostrano che nonostante una campagna informativa massiccia, ci sono ancora troppi italiani che si rifiutano di vaccinarsi. Con alcune regioni che fanno toccare livelli importanti.
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Partendo dalle regioni che presentano criticità minime, evidenziamo la Valle D’Aosta con lo 0,41% di popolazione non vaccinata. A seguire ci sono Molise (0,51%) Basilicata (0,94%) Umbria (1,48%) Trentino Alto Adige (1,63) e Abruzzo (1,25%). Il numero cresce nel resto delle regioni del paese, con il picco sopra il 10% che si registra in tre regioni.
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La Campania fa registrare un numero di non vaccinati del 9,51%, ma sono tre le regioni in tutto che fanno registrare una quota al di sopra del 10%. Al terzo posto della speciale classifica troviamo il Lazio con il 10,71%, poi Sicilia con il 10,98% e Lombardia con l’11,31%.