Attenzione alle multe da tutor autostradali: per evitarle basta sapere in quali tratti si possono trovare. La mappa per sventare le insidie
I tutor autostradali rappresentano una vera minaccia per gli automobilisti, e i generale per tutti i guidatori in Italia. Infatti sono tante le multe salate che soprattutto negli ultimi mesi hanno colpito chi si sposta per vari motivi – soprattutto per lavoro – lungo la penisola. Anche se si differenziano dagli autovelox, anche questi dispositivi sono in grado di tenere sotto controllo la velocità dei mezzi di trasporto.
In questo caso però quella che fa la differenza è la velocità media che si porta su un tratto che può andare dai 10 ai 25km. Per evitare di incappare in sanzioni che possono essere anche molto salate, non resta che rispettare il codice della strada per evitare qualsiasi rischio. Mantenendo una velocità costante su tutte le principali arterie.
Ma si sa che alla guida, per distrazione o per la vita frenetica che spesso si conduce, spesso è facile cadere nella trappola anche sforando di poco la velocità consentita. Incappando comunque nelle sanzioni. Come fare per aiutarsi in questi casi?
Per evitare di cadere nella trappola dei tutor autostradali è bene sapere che i dispositivi non sono attivi per 24 ore. Ma per conoscere tutti i dettagli sui posizionamenti e sui rischi si può consultare il sito della Polizia di Stato che mostra anche quali restano attivi sulle principali arterie delle autostrada italiane. I limiti consentiti sono di 130 km orari.
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Ma ci sono dei tratti dove questo limite può scendere in base alla pericolosità del percorso che si sta attraversando. In questo caso è bene sapere se i tutor sono in funzione. Le multe possono andare da un minimo di 40 euro ad un massimo di 3400 euro, con l’aggiunta della decurtazione dei punti sulla patente o nei casi limite anche alla sospensione o il ritiro. In Italia sono in funzione ben 144 tutor su 1.400 km di autostrada che vanno dalla A1 Milano – Napoli alla A4 Torino – Trieste.
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Ma sono presenti anche sulla A5 Valle D’Aosta e sull’autostrada A7 SERRAVALLE. I dispositivi non mancano sull’A13 Bologna – Padova e sull’A14 Bologna – Taranto. Ma anche sull’A16 Napoli – Canosa e sull’A30 Caserta – Salerno e sulla Tangenziale di Napoli.