La plastica monouso potrebbe avere i giorni contati. Ora la mano passa al Parlamento per l’approvazione del decreto
Stop alla plastica monouso. E’ lo Schema di decreto legislativo accolto dalle Commissioni Ambiente di Senato e Camera la scorsa settimana. Ora la parola passa al Ministero della Transizione Ecologica, che presenterà un testo in consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.
La plastica monouso è uno dei fattori di maggior inquinamento ambientale, specie nell’ambito marittimo dove le attrezzature da pesca finiscono inevitabilmente in acqua. Il monouso in genere, e la plastica in particolare, sono profondamente dannosi e controindicati per l’idea di economia circolare che si intende avviare.
La rigenerazione tra rifiuto e riciclo è l’unico modo per sostenere un’economia che non accenna a ridurre il carico di consumo, e che avalla il packaging sostenibile solo a costi troppo onerosi per i consumatori. La seconda vita della plastica è necessaria al mantenimento dello status quo senza inficiare troppo l’ambiente.
La plastica riciclata è un passo a cui saremmo dovuti arrivare molto prima, evitando così le immagini di animali incastrati o soffocati dai rifiuti. Ma nella cultura del privilegiare l’oggi piuttosto che avvantaggiarsi dei benefici per il domani è chiaro che il riciclo della plastica non diventi una priorità in cima alla lista. E quindi è stato necessario il monito all’Italia da parte della Commissione europea.
Quando la cultura è manchevole è necessario intervenire con delle regole, come l’abolizione dell’economia lineare dove tutto finisce con i rifiuti, che stanno ormai diventando ingestibili.
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La sottosegretaria al Mite Ilaria Fontana, promotrice del progetto legislativo, dichiara: “Un decreto che mira a bandire, o comunque a ridurre, taluni prodotti monouso realizzati in plastica, compresi gli attrezzi da pesca, tra i principali responsabili dell’inquinamento dei nostri mari e delle nostre spiagge, e che reca misure volte a promuovere una transizione ecologica orientata verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili.
Il decreto, inoltre, impone modelli di gestione per taluni prodotti al fine di garantirne il corretto fine vita attraverso il riciclo e prevenendone l’abbandono”.
Fonte: Ansa