I beneficiari della Naspi si chiedono se riceveranno la tredicesima mensilità. Nulla è cambiato rispetto al passato
I percettori della Naspi, Nuova Prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, non hanno diritto a ricevere la tredicesima mensilità. A dicembre, quindi, i percettori della Naspi riceveranno l’assegno normale riferito al periodo che va dal 1 al 30 novembre 2021. La Naspi, infatti, non prevede 13 mensilità annuali. Va ricordato che la Naspi corrisponde al 75% lordo delle retribuzioni medie degli ultimi quattro anni e viene riconosciuta solo per la metà delle settimane degli ultimi quattro anni lavorativi.
Una novità in termini economici positiva per i percettori della Naspi è la decurtazione della riduzione progressiva del 3% della Naspi. Questa è solitamente prevista a partire dal quarto mese di Naspi. A causa del Covid-19 e della pandemia è stata concessa la sospensione di questa decurtazione che, quindi, non ci sarà. Si tratta dell’unico vantaggio concesso ai percettori della Naspi rispetto alle condizioni ordinarie.
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Va ricordato che la tredicesima mensilità è stata introdotta negli anni ’30 su base volontaria nel settore dell’industria e solo per gli impiegati. Soltanto gli imprenditori privati del settore industriale potevano volontariamente fare un regalo natalizio, definita gratifica concessa però soltanto agli impiegati. La tredicesima diventa invece obbligatoria per tutti i lavoratori dipendenti attraverso due passaggi.
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Il primo fu l’accordo interconfederale per l’industria del 27 ottobre 1946, che la garantì a tutti i lavoratori del settore industriale; Poi ci fu in seconda battuta il Decreto del Presidente della Repubblica del 28 luglio 1960 n. 1070, che lo estese obbligatoriamente a tutti i lavoratori subordinati dopo quindici anni di manifestazioni sindacali guidate principalmente dagli operai delle fabbriche.