Il bollo auto è andato in prescrizione ma vi arriva la cartella esattoriale? Ecco cosa potete fare per far valere i vostri diritti
Fate valere i vostri diritti in caso di prescrizione del bollo. Punto fondamentale è conoscere i termini di legge.
Rispetto ad altri tributi, il bollo auto ha un proprio termine di prescrizione ma potrebbe comunque arrivarvi la cartella esattoriale. Se non volete pagare potete fare ricorso ma dovrete rispettare alcuni paletti e seguire una procedura specifica.
Il bollo auto infatti non è più esigibile dopo tre anni dalla scadenza se non si è ricevuta nessuna comunicazione o cartella che ne imponga il pagamento. Ma questo termine non è automaticamente inserito nelle banche dati e quindi c’è sempre la possibilità che possa arrivare una cartella.
Tenendo presente il termine di prescrizione dei tre anni, un termine molto più breve di altri tributi, nel caso in cui riceviate una cartella potete fare ricorso. La prima sede per il vostro ricorso può essere la Commissione tributaria provinciale. Per poter fare ricorso è chiaro che dovete essere in possesso di prove per avvalorare la vostra richiesta.
Leggi anche: Supermercati, scoperta pasta pericolosa: ritiro immediato
Una seconda via per il ricorso è presentare una istanza di autotutela, che ha il sicuro vantaggio di accorciare i tempi per ottenere una risposta. L’istanza di autotutela è uno strumento che i contribuenti possono utilizzare nel caso un’amministrazione finanziaria notifichi atti illegittimi.
Leggi anche: Reddito di cittadinanza, le date di pagamento di novembre
Premettendo che è sempre bene pagare nei termini, considerata la mole di tributi che ciascun cittadino deve ricordare annualmente può capitare che il bollo auto, che tra l’altro è uno dei tributi meno amati, sfugga. Nel caso quindi vi ritroviate con una richiesta di pagamento per un bollo scaduto da anni, non siete obbligati a pagare.