L’Imu si paga anche in questo caso: lo stabilisce la legge

La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza in cui sancisce l’obbligo di corrispondere l’Imu anche se si abita in questo modo

Imu 2021

La crisi delle abitazioni, particolarmente visibili nelle grandi città e metropoli italiane, da lungo tempo ha costretto molte persone a cercare un’alternativa alla casa di proprietà o locata. In molte città italiane esistono un gran numero di appartamenti vuoti, di proprietà pubblica o meno, che sono stati lasciati al degrado.

Per questo alcuni appartamenti sono stati occupati e sono diventati rifugio per chi non ha la casa. Ad oggi nelle metropoli non sono pochi questi casi. E la legge decide di intervenire, non solo in materia di sgombero, ma anche al livello tributario.

Partendo dai fatti, ovvero che nonostante l’illegalità della pratica esistono molte case occupate, la legge si chiede: devono pagare le tasse come tutti gli altri?

Una recente sentenza della Corte di Cassazione dice di sì.

Case occupate, l’obbligo di pagare l’Imu

Amazon fa rimuovere l'app per recensioni Fakespot da Apple
Pixabay

Secondo la sentenza, L’occupazione abusiva di un immobile da parte di soggetti terzi non incide sull’obbligo del proprietario di corrispondere l’imposta IMU.

Queste le parole contenute nella sentenza della Corte di Cassazione n. 29658/2021, relativa all’imposta comunale sugli immobili.

Quindi, nel caso in cui una casa venga occupata illegalmente, e viene lasciata al temporaneo proprietario, egli ha l’obbligo di corrispondere la tassa sugli immobili. Si ricorda che l’Imu è esente se si parla di prima casa con residenza.

Leggi anche: Pensioni e tredicesima in anticipo a novembre: ecco il giorno

Allo stesso modo, l’IMU si paga anche in caso di immobili occupati d’urgenza e temporaneamente da parte della Pubblica Amministrazione, fino al decreto di esproprio.

Leggi anche: Novità DAZN: ecco chi rischia di pagare il doppio

Nel caso di occupazione collettiva, la tassa va pagata da tutti i comproprietari in base alla percentuale di possesso. Sembra un’assurdità, ma la Corte di Cassazione si è espressa.

Gestione cookie