La tredicesima quest’anno rischia di deludere molti lavoratori. Quali sono i motivi? E soprattutto, quanto verrà tagliato?
La tredicesima è una mensilità aggiuntiva allo stipendio che generalmente viene erogata sotto Natale. In qualche modo può essere considerato un premio, ed allo steso tempo un incentivo alle spese natalizie.
La tredicesima dovrebbe equivalere alla mensilità dello stipendio in condizioni normali, ma il calcolo è un po’ più complicato. Se ad esempio per qualche mese non si è lavorato, la tredicesima sarà più bassa. Stesso dicasi per le assenze prolungate.
Durante l’ultimo anno e mezzo, molti lavoratori, specialmente nel settore privato, sono stati in cassa integrazione, con una retribuzione inferiore rispetto allo stipendio. Questo fattore va ad incidere sulla tredicesima anche se al momento si è tornati al normale lavoro ed al normale stipendio.
Quindi il Covid ha tagliato la tredicesima. In un periodo storico in cui da più parti si lamenta la riduzione dei consumi, e di conseguenza la minor circolazione di denaro, la tredicesima mensilità dello stipendio non va certo a migliorare la condizione, dato che si sa che il periodo dell’anno in cui si fanno più spese è proprio il Natale.
Ha spiegato Paolo Zabeo della CGIA di Mestre: “Dall’inizio dell’emergenza almeno 6,6 milioni di lavoratori sono finiti in cassa integrazione e molti di questi a zero ore. Questa situazione non ha consentito a tante persone di maturare il rateo mensile che definisce economicamente la gratifica. Ciò ha fatto sì che l’importo finale è stato alleggerito di circa 100 euro per ogni mese di indennità ricevuta”.
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Quindi quest’anno per molti tredicesima più magra.
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Il CGIA Mestre sostiene quindi che nel 2021 l’importo della tredicesima sarà mediamente più basso circa del 10% rispetto all’anno precedente.