Si chiama “Chi l’ha fatto?”, ma non è una polemica bensì il nome che Cittadinanzattiva ha scelto per il Premio dedicato alle buone pratiche delle aree interne del Paese
Il bando è aperto fino al 6 gennaio dell’anno prossimo e, come si legge sul sito ufficiale “ ha lo scopo di raccogliere, diffondere e incentivare buone pratiche nelle aree interne del nostro Paese promosse da realtà e organizzazioni pubbliche e private, singole e associate, che eroghino direttamente prestazioni ai cittadini che risiedono in una delle aree interne individuate dalla Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), e potranno essere segnalate dalle stesse organizzazioni o dai singoli cittadini“.
Si tratta quindi di un riconoscimento per quanto di buono organizzazioni pubbliche e private fanno per quelle aree del nostro territorio su cui i riflettori nazionali non si accendono mai o, se lo fanno, non è mai per raccontare notizie positive. Il Premio verrà consegnato nel corso di un evento apposito che si terrà a marzo. Il Premio nasce nell’ambito di un progetto che Cittadinanzattiva porta avanti ormai da tre anni: “L’accesso ai servizi bancari nelle aree interne”.
Si tratta di un progetto che Cittadinanzattiva ha avviato in partnership con UniCredit e il cui scopo è quello di “contribuire a creare conoscenza e consapevolezza sulle pratiche innovative e partecipative che nascono in questi territori e costituiscono una opportunità per superare le difficoltà determinate dalla scarsità di servizi pubblici essenziali o dalla difficoltà di accesso agli stessi“.
Molto spesso, infatti, i territori più interni sono arretrati dal punto di vista delle conoscenze tecnologiche e degli strumenti finanziari, quando invece potrebbero beneficiarne e portare ad uno sviluppo più armonioso di tutto il nostro territorio. In questa terza annualità ci saranno 2 webinar specificatamente dedicati alla sicurezza informatica.
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Un aspetto che è fondamentale portare all’attenzione del maggior numero possibile di cittadini in tutto il Paese. Con la pandemia ci siamo scoperti troppo poco avvezzi all’utilizzo corretto degli strumenti informatici con il conseguente pericolo di cadere vittima di truffe e raggiri.
Per le associazioni o i singoli cittadini che volessero segnalare buone pratiche per partecipare al premio Chi l’ha fatto?, a questo link è possibile trovare il bando