Il conto coinstestato vede due o più proprietari, che in parti uguali posseggono i beni presenti sul deposito. Si può estromettere uno dei firmatari?
Il conto corrente cointestato è una forma di deposito utilizzato dalle famiglie per risparmiare sui costi di conto corrente. In più c’è anche qualche agevolazione da un punto di vista fiscale. Nell’Italia di oggi, specialmente nei nuclei familiari dove entrambi i componenti posseggono un reddito autonomo, il conto cointestato sta cadendo in disuso, ma c’è ancora chi lo utilizza.
Innanzitutto è bene specificare che i due o più firmatari sono in possesso di quote pari sul deposito o sui beni del conto corrente. Ad esempio, in caso di divorzio o separazione di due coniugi, se uno dei due ha ritirato una somma superiore al 50% dell’importo totale, l’altro si può rivalere legalmente.
Il conto corrente bancario intestato a due o più soggetti può essere regolato da firme congiunte, da firme disgiunte, o da forme miste.
Nel primo caso tutte le operazioni devono essere approvate da entrambi gli intestatari. Nel secondo caso, firme disgiunte, le azioni sul conto possono essere effettuate da uno degli intestatari senza che sia necessaria la presenza o la delega dell’altro intestatario. Nel caso della forma mista, si conferisce un potere sul conto differente ai due intestatari; ovvero uno può effettuare talune operazioni e l’altro no.
Si può escludere un cointestatario dal conto corrente?
In tutti e tre i casi sopraelencati la risposta è no. Anche nel caso di chiusura di un conto, tutti i firmatari devono essere d’accordo. E questo anche nel caso in cui ci sia bisogno di una spartizione dei beni in caso ad esempio di decesso di uno degli intestatari.
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La cointestazione comprende anche la possibilità di delega a terzi per alcune operazioni, ma la delega deve essere firmata da entrambi gli intestatari. Nel caso in cui uno dei due si opponga, la delega viene immediatamente revocata.
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Il conto cointestato ha una normativa piuttosto complessa e delle clausole non semplici per i non addetti ai lavori, per cui, prima di aprirlo, è consigliabile farsi spiegare per bene tutte le condizioni del conto.