A Mola, Isola d’Elba, è in corso da parte di Legambiente una operazione straordinaria per ripulire la costa della zona umida
La situazione è grave, e si è venuta a creare a seguito di una improvvisa e molto violenta mareggiata, accompagnata da una tempesta di fulmini che ha colpito l’isola e ha strappato dagli ormeggi molte barche nella Baia di Mola. Le imbarcazioni sono state sospinte verso la costa dove si sono infrante contro le rocce e la spiaggia, andando in pezzi e lasciando una quantità importante di detriti.
A causa della mareggiata, la costa della zona umida di Mola si è purtroppo trasformata suo malgrado in una vera e propria pattumiera anche per rifiuti abbandonati in mare che, spinti dalla corrente, sono finiti sulla spiaggia. La zona di Mola è un punto importante dell’Isola d’Elba dove è attiva una Aula VerdeBlu che si occupa di iniziative volte alla conoscenza dell’area, e di una minima manutenzione.
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L’episodio che ha colpito l’Elba, con disagi su tutto il territorio dell’isola, su cui si sono registrati alberi e pali della luce caduti a causa del libeccio fortissimo, è un altro segnale che qualcosa nel clima del nostro Paese sta cambiando. Il libeccio è un vento di per sé molto forte e i marinai lo conoscono bene: d’estate si configura come brezza che spira da sud ovest, mentre in inverno prende la sua caratteristica connotazione violenta.
Ma con il cambiamento climatico, la potenza e la frequenza delle mareggiate dovute al libeccio rischiano di aumentare, con conseguente danno per l’ecosistema costiero e le attività umane.
La distruzione che ha colpito Mola è anche un altro momento per verificare quanti rifiuti viaggino ogni giorno nel nostro mare, generando altrettanti pericoli per la fauna ittica.